Torna la tassa sul riso importato dall'Asia VIDEO

Entra in vigore l’introduzione dei dazi europei sul riso proveniente da Cambogia e Birmania.

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Torna la tassa sul riso importato

Oggi, venerdì 18 gennaio 2019, entra in vigore la tassa sul riso importato, infatti è stata introdotto il dazio europeo, per tre anni, sul riso Indica lavorato e semilavorato proveniente da Cambogia e Birmania.

Nuovi dazi per le importazioni di riso proveniente dall'Asia

«I produttori risicoli della Cia di Casale - dichiara Germano Patrucco, vicedirettore provinciale della CIA - con soddisfazione hanno preso atto della decisione della Commissione Ue che ha finalmente dato ragione ai produttori italiani rispetto al danno economico causato dalle importazioni a dazio zero da Cambogia e Birmania. Per un periodo di tre anni, prorogabile, sarà attivata la clausola di salvaguardia con l’imposizione di un dazio di 175 euro a tonnellata nel primo anno, 150 nel secondo e 125 nel terzo».

L’indagine avviata lo scorso marzo dalla Commissione europea, a seguito della rivendicazione da parte dell’Italia dell’attivazione della clausola di salvaguardia, ha dimostrato che le importazioni di riso indica da Cambogia e Myanmar - tra il 2012 e il 2017 - sono aumentate di quasi il 90%, mentre i prezzi all’origine sul mercato europeo hanno subito una contrazione in alcuni casi superiore al 40%.

Dazi a tutela dell'agricoltura italiana

La Confederazione Italiana Agricoltori ricorda che siamo arrivati a imporre una tassa sul riso importato dall'Asia dopo un lungo periodo di crisi che ha portato alla chiusura di molte aziende ad indirizzo risicolo del nostro territorio, in quanto i prezzi non coprivano più i costi di produzione, tutto ciò dovuto al regime particolarmente favorevole praticato nei confronti dei Paesi Meno Avanzati (accordo EBA), che prevedeva la possibilità di esportare verso l’Unione Europea quantitativi illimitati di riso a dazio zero.

Qualità e trasparenza gli obiettivi da raggiungere

Per questo già anni fa con Francia, Spagna, Bulgaria, Grecia, Ungheria, Portogallo e Romania era stato chiesto alla Commissione di attivare la clausola di salvaguardia pensando di imporre una tassa sul riso importato dai paesi asiatici.

«E’ stato un successo importante per l’intero settore - conclude Patrucco - che ha visto la Cia fortemente impegnata, in mobilitazione, proteste e proposte assieme alle Istituzioni del nostro Paese, che hanno unito le forze per raggiungere questo obiettivo. Da domani il lavoro continua, è necessario puntare ancora di più sulla qualità, sulla promozione del prodotto e del territorio e sulla trasparenza in etichetta».

Coldiretti Piemonte, proprio per denunciare la realtà dei Paesi che fanno concorrenza sleale al riso italiano, ha realizzato, in collaborazione con il giornalista Stefano Rogliatti, “Rice to love”, un filmato unico nel suo genere che documenta la verità di quei luoghi e della situazione generata alle popolazioni dalle multinazionali e dai governi.

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